Costellazioni
Cancro
a cura di Silvano Minuto – APAN

Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 28 febbraio. Copre 506 gradi quadrati e contiene 60 stelle più brillanti della sesta magnitudine. Questa costellazione, che andrebbe correttamente chiamata Granchio, è la più piccola della fascia dello zodiaco. Non presenta stelle luminose, la più brillante è inferiore alla 4^ magnitudine. Risulta facile da rintracciare in quanto si trova tra le stelle Regolo del Leone e Polluce dei Gemelli. Al suo interno si trova uno degli ammassi aperti più interessanti di tutto il cielo.
Un tempo, il Sole raggiungeva la posizione più alta propio in questa costellazione, infatti il 21 giugno, solstizio d’estate, a mezzogiorno è perpendicolare nel cielo alla latitudine di 23,5°. Tale latitudine viene chiamata tropico del Cancro. Per effetto della precessione degli equinozi, in questa data, il Sole non si trova più nel Cancro ma si è spostato nei Gemelli, il nome è però stato conservato. Ci sono molte leggende legare a questa costellazione: in una delle più famose si narra che rappresenti il granchio che cercò di pungere Ercole. L’animale venne ucciso e per il suo coraggio fu posto in cielo.
Alfa – Acubens
AR 08h 58m – D + 11° 51’
Sep 11,3” Mag. 4.3-11.8 – AP° 325
In arabo significa “chele”. Stella doppia con la principale bianco giallastra. Può risultare difficile la separazione a causa del contrasto di luminosità delle componenti.
Beta – Al Tarf
AR 08h 16m – D + 09° 11’
Mag. 3.5 – sp K2
Risulta più luminosa di alfa.
Zeta
AR 08h 12m – D + 17° 39’
Sep 6”-1” Mag. 5 – 6.0 – 5.9 – AP° 88 – 77
Sistema multiplo molto interessante. Utilizzando un buon telescopio si può vedere la stella più luminosa del sistema, a sua volta doppia (mag. 5.6 e 5.9), con separazione variabile nel tempo da 0.6” a 1.2”. Nel 2005 era di 1”. Questo avviene perché i due astri orbitano uno intorno all’altro in poco meno di 60 anni.
Iota
AR 08h 47m – D + 28° 46’
Sep 30.5” Mag. 4.2-6.6 – AP° 307

Doppia con componenti di colore giallo e blu. Visibili anche con un bino-colo ma risulta più interessante con piccoli telescopi
R Cancri
AR 08h 16m – D + 11° 44’ – Tipo Mira
Mag. 6.0 – 11.8 – periodo 361 gg.
Variabile a lungo periodo che si può seguire anche con un binocolo.

X Cancri
AR 08h 55m – D + 17° 14’ – Variabile semi-regolare
Mag. 5.6 – 7.5 – periodo 195 giorni
Può essere seguita con un piccolo strumento o anche con un binocolo
RS Cancri
AR 09h 10m – D + 30° 58’ – Variabile semi-regolare
Mag. 6.2 – 7.7 – periodo 120
Variabile interessante, accessibile ai piccoli strumenti
Ngc 2362 – M 44
AR 08h 40m – D + 19° 59’
Dimensioni 95’ m. 3.1 Ammasso aperto
Questo oggetto è visibile ad occhio nudo e risulta tra i più interessanti di tutta la costellazione. Viene anche chiamato “Presepe” o “Alveare”. Molto esteso con una cinquantina di stelle brillanti sparse su un’area molto grande, tre volte quella della Luna Piena. Con grossi telescopi si possono contare fino a 300 stelle ed oltre. Per apprezzarlo nella sua interezza lo strumento più indicato è però il binocolo. E’ uno degli ammassi stellari più vicini a noi a circa 500 anni luce di distanza. Contiene stelle molto giovani che non superano i 600 milioni di anni di età.

Ngc 2682 – M 67
AR 08h 50m – D + 11° 49’
Questo ammasso aperto molto ricco di stelle è facile da rintracciare: si trova 1.67° a ovest di Alfa. Con un binocolo appare come una macchia nebbiosa. La sua magnitudine totale è 6.9 e le dimensioni sono di 29’. Occorre un telescopio a largo campo per mettere in evidenza le sue caratteristiche. Una sola stella arriva a sfiorare la mag. 8, le altre si attestano oltre la nona.
