Spunti per l’osservazione
M29 – Ammasso Aperto
(fonte: Wikipedia)
M 29 (noto anche come NGC 6913) è un piccolo ma ben noto ammasso aperto visibile nella costellazione del Cigno; nonostante le sue piccole dimensioni, è alla portata anche di piccoli strumenti.
Storia delle osservazioni
L’ammasso fu scoperto da Charles Messier nel 1764 mentre era alla ricerca di comete, che lo descrive così: “Un ammasso di 7 o 8 stelle pic-colissime. Nel telescopio di 3 piedi e mezzo sembra una nebulosa.” Ben pochi osservatori hanno poi lasciato descrizioni: l’ammiraglio Smyth osservò in questa zona una stella doppia descrivendone le componenti come una gialla-stra e una grigiastra, mentre Flammarion lo de-scrisse come “un arcipelago in questa opulenta regione stellare”.
Caratteristiche
La distanza di questo ammasso è incerta, dato che viene calcolata tra i 4000 anni luce (secondo Kenneth Glyn Jones e lo Sky Catalogue 2000) e i 7200 anni luce (secondo la maggior parte delle fonti compreso Mallas/Kreimer e Burnham). L’incertezza è determinata dall’enorme quantità di materia interstellare frapposta (forse mille volte più della media) facente parte della Fenditura del Cigno, che rende difficile il calcolo; tuttavia viene dato per certo che si trovi nella stessa regione galattica del Complesso nebuloso molecolare del Cigno, solo ad una diversa latitudine galattica.M29 comprende una cinquantina di stelle, ma si presenta in parte occultato dalla polvere interstellare; la sua posizione in una regione molto affollata di cielo contribuisce inoltre a renderlo ancora meno appariscente. Le componenti di M29 possiedono magnitudini comprese fra la 8,4 e la 13,9. Le più luminose, le sette stelle giganti dominanti, possiedono una magnitudine compresa fra 8,4 e 10,8; fra queste e le restanti componenti vi è un salto dalla magnitudine 10,8 alla 11,6.
La sua età viene stimata in 10 milioni di anni e i membri più brillanti del gruppo sono tutti di classe spettrale B. La componente più luminosa è generalmente indicata come di magnitudine apparente 8,4, ed è indicata con la sigla HD 194378; si tratta in realtà di una binaria a eclisse oscillante fra le magnitudini 8,53 e 8,67 in un periodo non ben determinato. La sua sigla di stella variabile è V2031 Cygni. Sei delle sue componenti siano più luminose della magnitudine 9,5, generalmente la magnitudine limite per un binocolo 10×50.
